mercoledì 21 settembre 2011

IL MANIFESTO DELLA VERGOGNA

Quando si dice la giustizia... Oggi sono andata in gita al Tribunale di  Velletri, ameno luogo a circa km.60 da Roma, per curare gli interessi di un cliente. Facendo la fila dagli Ufficiali Giudiziari ho avuto modo di vedere la locandina esposta nei locali. Per farvi capire la gravità della comunicazione devo specificare che agli Ufficiali Giudiziari il codice di procedura civile assegna il compito di effettuare notifiche ed atti di esecuzione: cioè di effettuare le comunicazioni ufficiali certificate che si svolgono nel giudizio ed i pignoramenti, gli sfratti e via dicendo. Ecco, l'Ufficio Notifiche ed Esecuzioni del Tribunale di Velletri non ha ormai che pochi addetti che non riescono più a garantire un servizio tempestivo: il dirigente ha alzato bandiera bianca e si scusa con gli utenti, cioè con i cittadini che hanno bisogno del loro lavoro, dicendo che non ce la fanno più. Sono da sempre convinta che la scuola la giustizia e la sanità siano i veri pilastri di uno Stato e che dal loro grado di efficienza si misura la civiltà di una nazione: questa locandina è la prova ulteriore che stiamo sprofondando in un baratro terribile ed uscirne non sarà facile. E' mortificante per chi opera nel settore della giustizia e cerca di farlo con un minimo di onestà intellettuale e diligenza dover prendere atto di situazioni simili e della circostanza che ai nostri parlamentari di questo non importa assolutamente nulla. Vorrei che qualcuno mi smentisse. Alla prossima.

giovedì 15 settembre 2011

una gita in tribunale

Stamani sono andata per lavoro al Tribunale dei Minori di Roma e, come sempre più spesso mi accade,ne sono uscita con un profondo senso di impotenza. Il TM è forse l'emblema più significativo dello sfascio della giustizia civile. Per farmi capire preciso che secondo il nostro codice civile il TM è competente appunto per le problematiche relative ai minori; con ciò si intende una serie vasta di procedimenti civili e penali, dall'affidamento dei figli naturali (cioè nati da coppie non sposate) al loro mantenimento, dalla soluzione dei contrasti fra genitori, alla repressione e soluzione dei casi di abuso segnalati dai Servizi Sociali, dal monitoraggio dei nuclei familiari in difficoltà ai procedimenti di sospensione o revoca della potestà genitoriale. La giurisdizione penale riguarda invece tutti i reati commessi dai minori di 18 anni. Il TM ha competenza regionale, nel senso che ne esiste uno per regione in corrispondenza di ogni Corte di Appello. Il carico di lavoro, cioè il numero complessivo di procedimenti pendenti, è andato aumentando in maniera vertiginosa perchè ci sono molte più coppie conviventi di vent'anni fa, alla popolazione italiana di origine si sono aggiunti i nuclei di immigrati che spesso richiedono interventi di sostegno e di tutela dei minori. Ecco, di fronte a questa sostanziale modifica della realtà civile il numero di magistrati ed addetti alle cancellerie NON è stato aumentato; anzi, chi se ne va in pensione o chiede il trasferimento per disperazione non viene sostituito. Stamani per l'appunto sono andata garbatamente a sollecitare ad un giudice (una signora che conosco da tanti anni) la fissazione di un'udienza che attendo da giugno per un caso complesso e delicato; ne ho raccolto lo sfogo, la dichiarazione di impotenza perchè le sono affidati circa 1000 (si, si, proprio mille) procedimenti l'anno e non riesce a starci dietro; si è ridotta a scrivere i provvedimenti più delicati il sabato e la domenica, a casa sua perchè così nessuno la distrae. Ad oggi per la cosidetta volontaria giurisdizione(cioè per questo tipo di processi) al TM di Roma sono rimasti  DUE soli magistrati. Che potevo rispondere? Che non me ne frega niente e che queste cose sono difficili da spiegare al cliente che ti chiede aiuto? No, non si può o almeno io non ne sono capace. Ho riconosciuto che tra avvocati e magistrati è in atto una guerra fra poveri e che ci governa alla giustizia non ci pensa proprio; anzi, forse ci pensa al contrario mossa dall'interesse che le cose non funzionino come sarebbe opportuno e necessario. Ovviamente ho strappato la promessa di una fissazione a breve che non so se verrà (se potrà essere) mantenuta e me ne sono tornata a studio. Mentre guidavo nel traffico romano una domanda mi si è riproposta alla mente: ma che ci sto a  fare? E' ancora utile a qualcuno il mio lavoro? Non ho il coraggio di rispondermi, meglio scrivere sul mio blog.

giovedì 1 settembre 2011

Buon giorno a tutti! Riprendo il filo del discorso interrotto per soffermarmi sulle vicende attuali del nostro governo e sulla evidente incapacità di varare una manovra economica decente che ci faccia uscire finalmente dalla melma. Fra i tanti aumenti (di tasse) e tagli (di servizi e stipendi) c'è stato un provvedimento compreso nella manovra dello scorso luglio che è passato del tutto inosservato: il Contributo Unificato è stato aumentato del 37%! Vi (e mi) chiederete: che cos'è il Contributo Unificato? Sono le spese di giustizia. Mi spiego: quando si vuole iniziare un giudizio civile o amministrativo, è necessario versare all'Erario questo contributo, il cui ammontare è proporzionato al valore della causa. All'inizio il CU era destinato a sostituire l'imposta di iscrizione a ruolo e tutte le spese da sostenere nel corso del giudizio per marche da bollo e diritti di cancelleria; insomma una specie di imposta forfettizzata: paghi una volta sola all'inizio e poi è tutto gratis. Piano piano però sono stati reintrodotti i così detti diritti di cancelleria, cioè il tributo che si paga per avere copie autentiche, esecutive o semplice degli atti processuali e quindi lo spirito della riforma già si è un po' annacquato. All'inizio alcuni tipi di giudizi erano esenti da CU, in considerazione del particolare oggetto della lite: separazioni, divorzi, adozioni, procedimenti comunque inerenti la famiglia ed i minori e tutte le cause di lavoro. Con la manovra di luglio 2011 anche questo piccolo privilegio, introdotto al momento della riforma in considerazione della particolare "sensibilità" sociale di queste controversie, è stato eliminato: così si paga per tutto. Dal 2001, anno di introduzione del CU, gli importi sono stati aumentati ben 5 (dicasi cinque) volte. In cambio non abbiamo ottenuto alcun miglioramento del servizio giustizia, a causa del blocco del turn over gli uffici giudiziari sono sempre più sguarniti di personali, i locali sono fatiscenti e inadeguati, i fascicoli delle cause pendenti sono custoditi nei corridoi ed i tempi di durata delle cause si allungano perchè mancano magistrati e personale. In pratica il denaro destinato a finanziare l'apparato giudiziario viene utilizzato alla chetichella per pagare altro, mentre la giustizia cola a picco. E nessuno ne parla. Come cittadina ed avvocato tutto ciò mi avvilisce sempre di più.
Alla prossima, gente!

lunedì 8 agosto 2011

Buon giorno! Questo sarebbe in teoria il mio primo giorno di ferie che è concetto diverso e distinto da vacanza: ferie è quando non vai a lavorare, vacanza è quando parti e vai a ricrearti lo spirito. Per quanto mi riguarda saranno ferie e non vacanze, causa mancanza di fondi.. Come ho accennato nella mia prima pagina, sono avvocato e titolare (come si sarebbe detto una volta) di un piccolo ma avviato studio; ma la crisi ha colpito anche la mia categoria e così niente viaggi, niente vacanze. Non parlo ovviamente degli studi professionali mega, di cui sono titolari prof universitari e professionisti di grido; mi riferisco ai piccoli studi artigianali composti dal capo una segretaria ed un collaboratore/trice, con una clientela media: impiegati, piccole aziende, commercianti, insomma le categorie colpite dalla crisi economica in atto. Soggetti che per un motivo o per un altro non sono in grado di pagare l'assistenza professionale ricevuta o che rinunciano in partenza a chiedere l'assistenza di un avvocato perchè non sono in grado di anticiparne i costi. La crisi economica inceppa il meccanismo e così ci ritroviamo tutti col sedere per terra a chiederci cosa sarà di noi nel prossimo autunno. Poichè uno dei motivi per cui ho voluto il mio blog è quello di raccontare cosa succede nel mio mondo, che è anche quello della giustizia, dei tribunali e della gente che a vario titolo ci lavora il mio prossimo post voglio dedicarlo a questo argomento raccontando quello che i nostri "capoccioni" al governo si guardano bene dal farci sapere e che forse la stampa di informazione dovrebbe cominciare a dire.
Per il momento BUON SOLE A TUTTI! Lisistrata

lunedì 1 agosto 2011

Prima pagina

Buon giorno! Mi presento: sono donna, madre di due figlie e tre gatti, avvocato, rockettara incallita nonostante l'età non più verdissima, discreta cuoca e grande, grande apprezzatrice di vini. Spiego subito il nome del mio blog: ho scelto questo titolo non tanto per amore di Aristofane o per spirito femministico, ma più semplicemente perchè ho conosciuto il personaggio di Lisistrata da bambina grazie ad una simpatica e divertente rappresentazione stile musical che ne fece alla vecchia cara RAI in bianco e nero il mitico Quartetto Cetra; per chi volesse cercarla e vederla è una vera chicca. Il desiderio di avere e gestire un blog tutto mio ce lo ho da parecchio, ma oggi mi sono seduta davanti al pc per lavorare e invece mi sono detta "oggi voglio il mio blog". Per farci che? Scrivere, raccontare le mie esperienze di donna, di madre e di avvocato, confrontarmi con il mondo della rete sulle questioni che mi interessano: come è difficile confrontarsi con due figlie (le mie hanno quasi 23 e quasi 18 anni, dico quasi perchè loro ci tengono tanto), come hanno ridotto a colabrodo l'apparato giudiziario, come ci sta deludendo la nostra classe politica ecc ecc, insomma una specie di spetteguless...
A proposito, il gattino della foto non fa parte della famiglia, lo ho scaricato da internet. La prossima volta vi parlerò anche di loro, fanno parte della mia vita e dei miei affetti. CIAO!!!!!!!